Sarà a norma la mascherina 2163? Andrà bene? Quante volte ti sei chiesto o hai sentito qualcuno porsi queste domande?
A questa domanda non si può rispondere semplicemente, perché non è una domanda
corretta .
Dopo il marasma generale e la disinformazione costante è bene fare un pò di chiarezza.
Le mascherine “2163” non sono tutte uguali
Perché?
Perché il codice identificativo 2163 rappresenta l’ente certificatore notificato ed autorizzato presso la commissione Europea ad eseguire i test e a certificare le mascherine stesse.
Il codice 2163 non rappresenta il produttore bensì il laboratorio di ricerca che ha eseguito i test! Ci sono decine se non centinaia di mascherine in commercio, certificate da
Universal Certification (il famoso laboratorio notificato con codice 2163) che rispettano precisamente e puntualmente gli standard della norma EN 149:2001+A1:2009, come ci sono (e ci saranno sempre) i furbetti del mestiere che, pur di mantenere un prezzo competitivo, cercano scorciatoie scegliendo materiali di minor qualità per la produzione delle proprie mascherine.
La differenza la fa il produttore, non solo il certificatore!
Facciamo un esempio concreto con un altro prodotto: la pizza!
Antonio e Ciro sono due pizzaioli eccellenti che decidono di certificarsi ISO 9001. Entrambi dimostrano organizzazione aziendale e materie prime eccellenti tanto che gli viene rilasciato un bel bollino da apporre sulla porta di entrata. Ciro e Antonio sono titolari di due pizzerie dello stesso quartiere certificate ISO 9001 e sono talmente tanto contenti che chiamano la loro miglior pizza “La 9001”. Ad un tratto però Antonio, per un qualsiasi motivo, comincia a prendere materie prime scadenti, inizia a trattar male i propri dipendenti ed i propri clienti.
Da un controllo dei NAS viene accertato che “La 9001” viene prodotta con materie prime non solo scadenti bensì scadute e si comincia a parlare nel quartiere che la pizza “9001” non si può mangiare perché fa male alla salute.
Ciro invece fa tutto esattamente come “da sempre”, usa ingredienti di qualità, mantiene alto l'interesse verso il proprio cliente ed i propri collaboratori ma, non vende più la sua “9001”
solo perché è uscita la notizia, su qualche giornale, che “La 9001” nuoce gravemente alla salute! Due pizzerie diverse, stessa certificazione, materie prime diverse ed (ingiustamente) uguali risultati: “La 9001” non va bene!
Da persone intelligenti quali siete, avrete capito che la differenza non la fa l’ente certificatore (2163) bensì il produttore e soprattutto che non tutte le pizze (come le mascherine) sono uguali!
Il nostro programma bimestrale di test
E’ il produttore stesso garante del proprio prodotto, non solo l’ente certificatore. A tutela dei propri clienti e della comunità europea, anche gli importatori hanno un ruolo rilevante nella faccenda ed è per questo che noi di PM2 Services abbiamo attivato (a Dicembre 2020, in tempi non sospetti) un programma bimestrale di test sulle mascherine Chirurgiche, FFP2 e FFP3, da noi importate attraverso un laboratorio italiano (Unicert) che si avvale della collaborazione del Lab. statunitense International Testing & Certification LLC.
Abbiamo inoltre richiesto (ed ottenuto) al produttore, di far analizzare ad un ente certificatore terzo, nella fattispecie TUV Rheinland, tra i più accreditati enti d'Europa, la nostra mascherina, HANGZHOU SHIWANG CLOTHING CO. LTD Mod. SW9550.
Il risultato? Le mascherine da noi importate soddisfano i requisiti dello Standard Europeo UNI EN 149:2001 + A1: 2009.
Saremo sempre in prima linea per quanto riguarda la ricerca di prodotti di qualità ed il controllo degli stessi, questo è quello che vi promettiamo, anche (e soprattutto) in questo periodo storico durante il quale, l'informazione Vera, quella con la V maiuscola, resta un miraggio per alcuni giornalisti mediocri.
Il team di PM2
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